Vivo in una città completamente adagiata sull'acqua, i cui abitanti sono provengono un po' da tutto il mondo, visto che i miei antenati per secoli sono andati in giro e hanno riportato qui qualsiasi cosa di prezioso trovassero: dalle spezie ai tessuti, dalle pietre preziose agli esseri umani. I miei concittadini vivono in perfetta armonia tra essi e con l'ambiente e sembra che lo stress e la tensione tipiche di questi anni non li sconvolgano più di tanto. Certo sono agevolati da una società che già da decenni ha compiuto una battaglia libertaria e che difficilmente rinuncia agli spazi che le vengono concessi per rilassarsi e pensare tranquillamente ai fatti propri. Sarà pure che in una città piccola come questa non c'è nemmeno tanto bisogno di impazzire nel traffico, sarà che le biciclette sono il mezzo di trasporto più utilizzato e che la gente, sia che piova o ci sia il sole, sembra non curarsene affatto. Certo, il sole non è proprio dicasa da queste parti e ogni tanto il vento ci pensa a ricordarci che nel centro dell'Europa bisogna coprirsi bene o si è condannati a perenni raffreddori. Purtroppo in questi ultimi tempi di crisi stanno venendo alla ribalta diversi gruppi xenofobi e anti-islamici, ma credo che una società come la nostra che fa dell'accoglienza e del vivere civile un suo tratto distintivo, saprà in breve tempo contenere e superare questi sentimenti. E' anche una città piena di turisti che a volte sembrano essere sbarcati nel paese dei balocchi, ma sarebbe meglio stessero attenti: noi la libertà ce la siamo guadagnata a prezzo di decenni di sacrifici e di corse in avanti e repentini rallentamenti, loro invece, abituati come sono a sistemi sociali molto più puritani e proibizionisti, rischiano ogni volta l'overdose libertaria. Il cibo certo non è un granchè e ci sono troppe patate in giro, ma troviamo tutto quello che ci serve se vogliamo una dieta bilanciata e nei giorni di festa spesso ci ritroviamo a fare chilomentri in giro per i parchi immensi e pieni di verde. Ti saluto forte e spero di incontrarti un giorno. Ricevo questa lettera da una località dell'Europa centrale e non so perchè mi viene una gran voglia di fare le valigie.
tremendieventi
martedì 19 ottobre 2010
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