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mercoledì 12 febbraio 2014

Ognuno ha quel che si merita





Perchè un imbecille dovrebbe eleggere una persona intelligentissima se non riesce nemmeno a comprenderla? Perchè un delinquente dovrebbe eleggere una persona con una morale incorruttibile quando poi quest'ultima potrebbe ritorcerglisi contro? Perchè un mediocre dovrebbe eleggere un genio la cui condotta potrebbe screditare i comportamenti del primo e metterlo in cattiva luce nei confronti dei suoi simili? Perchè un pusillanime dovrebbe eleggere un coraggioso che poi, magari, lo convoca a prove che non è in grado nemmeno di pensare di affrontare? Perchè uno che ha sempre anteposto l'interesse personale dovrebbe eleggerne uno dotato di un grande senso dello stato che poi pone fine alle attività inique del primo? Perchè dovremmo pensare che in Italia la maggior parte delle persone sia composta da geni intelligentissimi, assolutamente incorruttibili, coraggiosi e con un altissimo senso dello Stato e ogni giorno ci lamentiamo di una classe politica composta per lo più di persone imbecilli, corrotte, delinquenti, incapaci, pusillanimi e votate solo ai propri interessi? Beh, fatevene una ragione: la classe politica, checchè ne pensiato o vi facciano credere, vi/ci rappresenta molto più di quello che crediate/iamo. Fatevene una ragione, è una semplice conclusione logica: la gggente è molto peggio di quello che crede di essere e la classe politica che la governa, nonostante tutto, se la merita ampiamente. O si abolisce il suffragio universale o avremo bisogno di un numero indefinito di anni (indefinito perchè è indefinibile: non è detto che continuare a ripetere errori sia il miglior modo per non commetterli più e non è scritto da nessuna parte che la popolazione italiana da sola possa evolvere verso il meglio) per vedere il minimo miglioramento. Chiunque sostiene il contrario o è fesso o è in malafede.   

mercoledì 29 maggio 2013

Scusate - Abbiamo Sbagliato




Dopo il tonfo elettorale del M5S il blog di Grillo pubblica (in un mondo virtuale) il seguente post.

Abbiamo sbagliato. 
Abbiamo sbagliato a candidare gente incapace che con certe dichiarazioni (vedi microchip) ci ha reso la barzelletta del Parlamento; ad affidare la presidenza dei gruppi a Vito Crimi e a Roberta Lombardi che sono due incapaci, ma con l'aggravante della presunzione e dell'antipatia; abbiamo sbagliato a non appoggiare il tentativo di Bersani e oggi, dopo aver coltivato il sogno degli italiani di cambiare finalmente qualcosa, ci ritroviamo con Alfano ministro dell'Interno e la Biancofiore sottosegretario; abbiamo sbagliato a espellere (altro che vecchi partiti e Politburo) un nostro parlamentare solo perchè è andato 3 volte in televisione; abbiamo sbagliato a nominare due portavoce per coordinare la comunicazione dei gruppi parlamentari perchè abbiamo dato l'impressione che i primi a pensare che i nostri fossero incapaci di comunicare siamo stati noi; abbiamo sbagliato a fare le liste dei giornalisti amici e di quelli da eliminare perchè abbiamo dato l'impressione (come un D'alema qualsiasi) che chi parla male di noi è un venduto che chissà quali interessi controlla; abbiamo sbagliato a rinchiuderci sulla candidatura di Rodotà quando era evidente che tutto il resto del Parlamento non ci filava nemmeno di striscio e bastavano 2 minuti di aula (ma Grillo e Casaleggio in aula non ci sono e, nonostante questo, decidono tutto loro)per capire che l'elezione del Presidente della Repubblica era legata a doppio filo con la nomina del Presidente del Consiglio; abbiamo sbagliato a candidare Presidente della Repubblica la Gabanelli che tanto ci aveva impressionato per il suo spledido lavoro e appena l'oggetto del suo splendido lavoro è stata La Casaleggio e Associati ci siamo scordati che era la migliore giornalista italiana a abbiamo un po' dubitato della sua onestà e indipendenza; abbiamo sbagliato a fare una polemica mostruosa sui rimborsi elettorali che ci ha attirato addosso le ironie di tutto il Parlamento e ci ha costretto alla caccia diperata agli scontrini della Lombardi in giro per le strade di Roma; abbiamo sbagliato alcune candidature alle comunali: se solo avessimo ascoltato parlare due minuti (due) De Vivo (candidato a Roma) non lo avremmo candidato nemmeno alle elezioni condominiali. 


P.s.: E invece mi trovo un'analisi che manco l'ultimo dei Cicchitto si sarebbe sognato di fare: l'Italia che lavora che produce che vota M5S (scusate ma i lavoratori dipendenti di aziende private come me di quale Italia fanno parte?) contro l'Italia sprecona e della casta che consuma i soldi che la prima produce. I buoni e i malamente. Se questa è l'Italia che ha in testa Grillo, vorrei dirgli che io appartengo e con orgoglio ai malamente.

venerdì 5 aprile 2013

PasSAGGI di tempo




Comincio a credere che se Napolitano si fosse dimesso forse non avrebbe poi tanto sbagliato. Sabato prima di Pasqua stavo appena ultimando il mio pranzo quando, al termine di due giorni di consultazioni extra dopo il tentativo fallito ("riassorbito" è un termine che non avrebbe usato manco la Pravda) di Bersani, Napolitano inizia la conferenza stampa di commento alla seconda ondata di colloqui. Comincia il comunicato. All'inizio si parte con le solite premesse, dopo poco arriva una parola definitiva sulle paventate dimissioni: "sono giunto alla conclusione che, pur essendo ormai assai limitate le mie possibilità di ulteriore iniziativa sul tema della formazione del governo, posso fino all'ultimo giorno concorrere(...)". Ad un certo punto, mentre tutti aspettano il nome del nuovo incaricato, ecco la sorpresa. La commissione di saggi. Anzi no, sono due, e avranno il compito di formulare proposte su temi "di carattere istituzionale e di carattere economico-sociale ed europeo". E già qui lo sconcerto è abbastanza evidente. Chi sono? Chi rappresentano? Come sono scelti? Che legittimazione istituzionale, popolare, parlamentare hanno? In quale ambito dei passaggi Costituzionali è prevista una figura cuscinetto come questa? Ma il comunicato prova a rispondere almeno a una domanda: qual è l'obiettivo della commissione. E a questo punto solo un grande esperto di linguaggio e tecnica politica e comunicativa italiana poteva trovare una formula del genere. L'obiettivo della commissione è "formulare precise proposte programmatiche possano divenire in varie forme oggetto di condivisione da parte delle forze politiche". E poi "Ciò potrà costituire comunque materiale utile : voglio dire anche per i compiti che spetteranno al nuovo Presidente della Repubblica nella pienezza dei suoi poteri". E a questo punto il miracolo semantico è compiuto. Le proposte devono essere "precise" ma "utilizzabili a vario titolo". Insomma la commissione che cosa produce? Una relazione? Una tabella? Un ddl? Un ordine del giorno? Una crostata? Boh, non si sa, ma comunque è materiale utile a chi capita. E' a disposizione di tutti. Ma la commissione come decide? All'unanimità? A maggioranza? c'è una relazione di minoranza? Si crea un'altra commissione che stabilisca la governance della prima commissione? Boh e ancora boh! E le forze politiche la utilizzano a vario titolo? Ma che significa "a vario titolo"? Vabbè l'ironia qua si spreca e quindi facciamola finita. Per me è tutto chiaro: mi parfe una boutade ( a me precisamente sembra una cazzata ma è meglio che certe cose non si dicano, anche Napolitano è in odore di santità). Ho l'impressione però di essere in netta minoranza o peggio di essere un berlusconiano. Lo noto anche in famiglia. La pensano all'opposto rispetto a me, ma soprattutto, non avendo ancora io aperto bocca, non lo sanno e quindi sono assolutamente in buona fede, non è una cosa contro di me. Io li ascolto mentre i loro commenti vanno dal "geniale" al "costituzionalemte ineccepibile" e io sono sbigottito. Poi esco in strada e la gente la pensa esattamente come i miei. I commenti sono tutti improntati alla genialità della soluzione, al fatto che il M5S ora sarà costretto a fare qualche proposta. Se poi gli chiedi, in un attimo di lucidità, perchè ciò dovrebbe avvenire, ovvero perchè i "grillini" dovrebbero ascoltare un saggio piuttosto che Bersani, beh, questo non te lo sanno dire, ma va bene così. Il giorno dopo, Pasqua, non escono i giornali, ma in Tv tutti sembrano concordare con la linea della mia famiglia: tutto bene, grande statista ecc. Gli editoriali del martedi confermano la mia cantonata. Mi convinco che sono un ignorante, che avrei fatto meglio a studiare più approfonditamente la ritualità istituzionale e soprattutto devo smetterla di essere un berlusconiano e di contestare le decisioni del Quirinale. Poi passano tre o quattro giorni e, anche alla luce della composizione squisitamente politica della commissione, i dubbi cominciano a cogliere anche altri. In primis Berlusconi che impone una sorta di ultimatum al suo fedelissimo in commissione Quagliariello (quello, per intenderci, che urla "Assassini. Eluana l'avete uccisa voi" rivolto all'opposizione alla notizia della morte della ragazza. In una parola un "saggio"). A questo punto sono convinto di essere berlusconiano e comincio a intonare "meno male che Silvio c'è" e a prendere gli autobus senza fare il biglietto (questa è una cattiveria ma aiuta a sdrammatizzare). Poi ieri sera succede che un'imitatrice della astrofisica Hack, al soldo di quei furbacchioni della "Zanzara", fa dire all'incauto Valerio Onida (ex presidente della Suprema Corte, componente della Commissione dei saggi, nonchè grande sostenitore della linea Napolitano) che non sa di essere registrato, che in realtà il tentativo di Napolitano non è altro che una melina, un perditempo, un modo per ingannare l'attesa fino alle elezioni del nuovo Presidente che iniziano il 15 Aprile. Io comincio a sentire l'inno di Forza Italia che sfuma tra i titoli di coda e scorgo in lontananza l'inconfondibile cappello di un controllore dell'atac che viene a larghe falcate verso di me. Mi sto svegliando dall'incubo. Adesso è tutto chiaro. Onida la pensa assolutamente come me e, sotto sotto, anche il Presidente la pensa così. O Onida e Napolitano sono diventati Berlusconiani o stavolta forse non mi sono tanto sbagliato. In realtà la Commissione non esiste nè sul piano costituzionale, nè parlamentare, nè politico. Se non si rischiasse il reato di offesa alle istituzione si può dire che è 'na frescaccia vera e propria. E io fischietto "Anime Salve" perchè gli strascichi di certi incubi vanno curati lentamente.


venerdì 29 marzo 2013

Intelligenti pauca





Questo è uno di quegli articoli che basterebbero a evitare milioni di dibattiti, manifestazioni inutili, persino le dimissioni di un Ministro. L'ha scritto Pietrangelo Buttafuoco che è uno bravo davvero.



Niente paura (possiamo ancora peggiorare)





L'altra sera sono passato per via delle Botteghe Oscure e a momenti mi prende un colpo. Al piano terra del palazzo che fu la sede storica del partito di Togliatti, dove un tempo sorgeva se non sbaglio la sede della libreria-rivista Rinascita, sono rimasto stupefatto da ciò che mi si presentava davanti agli occhi. Un enorme open space ultra-moderno, intervallato da pannelli che secondo me sono in plexi-glass (anche se oggettivamente ignoro proprio di cosa si sta parlando), in mezzo ai quali si distendevano scrivanie, anch'esse appena uscite da un episodio di Sex & the City con tanto di mela morsicata sul dorso del portatile. Un ambiente decisamente 2.0, di quelli fighi (che gli dei ci perdonino). Mi riprendo un attimo e penso ma vuoi vedere che hanno aperto un altro store di quella casa con la mela che fa fare i telefonini in Cina in condizioni di semischiavitù e li rivende ai semischiavi occidentali miei connazionali in cerca di riscatto sociale? E invece no. Ho guardato meglio e mi sono accorto che era un comitato elettorale! Oh caspita! Ma se in Italia ci sono state le elezioni politiche due settimane fa e per quelle degli Stati Uniti mancano ancora tre anni e mezzo, quale sarà mai il posto in palio? E bene, si tratta della nomina a candidato del centrosinistra di Roma. Non ci posso credere. In un momento in cui si legge di Quagliariello che si fa aspettare dall'autista in una strada secondaria perchè si vergogna di accomodarsi nella sua A6 proprio lì in mezzo alla ggggente, i Presidenti delle Camere si riducono lo stipendio e altri agi e persino il Papa decide che Propaganda Fide non è poi un granchè come immobiliare e preferisce abitare fuori dalle mura, tu, Gentiloni, ti permetti tanto sfarzo per un elezione insomma, diciamo così, minore. Ma c'è di più. Da tre giorni sono apparsi per le strade di Roma dei manifesti giganteschi con la faccia simil Richard Gere dell'ex telegiornalista David Sassoli. Insomma i manifesti per l'elezione delle primarie. Addirittura i manifesti!?? Ma scusate, che c'è dietro? Quanto è disposto a spendere di suo un candidato per avere la nomination con le primarie? No perchè è bene chiarirlo: il candidato spende di suo. Il partito, nella fattispecia il Pd, non può spendere dei soldi per una serie di motivi: che senso ha dare soldi a tre candidati quando già le primarie costano qualche milioncino; il Pd nun c'ha più 'na lira dopo i tagli ai rimborsi elettorali in un momento in cui, dopo gli scandali e i dossier sulla spending review interna, le casse sono davvero vuote. Allora mi chiedo: ma quanto si guadagna a fare il sindaco di Roma? Tra laltro in questi giorni la città è scossa dal caso relativo alle presunte (!) mazzette che sarebbero state (!) incassate da un caro amico dell'attuale sindaco. Il dramma peggiore è che, sondaggi alla mano, quelli del Pd sanno che ancora una volta solo loro possono perdere il Campidoglio. Che è un po' quello che doveva succedere anche alle Politiche, poi è andata un po' peggio.  Il Pd a Roma ha già dato il peggio di sè, non può peggiorare ancora. Almeno spero. Nel frattempo spero che il nuovo sindaco di Roma sia Umberto Croppi.

mercoledì 13 marzo 2013

Aridaje








Napolitano ha sbagliato di nuovo, secondo me. La triste manifestazione al Tribunale di Milano, incredibile a pensarsi, ha avuto effetto in un atto ufficiale del Presidente della Repubblica. Napolitano si è fatto fregare un'altra volta: gli avevano promesso che, soprattutto in seguito all'annuncio di Berlusconi che di fatto invitava i suoi alla calma, la manifestazione non si sarebbe tenuta e per questo aveva acconsentito ad un incontro con una delegazione del Pdl sul tema giustizia. Invece niente. La manifestazione c'è stata e l'incontro è avvenuto e il comunicato finale sembra dare ragione a chi da anni invoca la persecuzione giudiziaria nei confronti di Berlusconi. E' una brutta pagina quella che è stata scritta ieri, terminata dall'eclatante convocazione del CSM (cosa assolutamente inusuale) direttamente al Quirinale. Tutto ciò ha diverse conseguenze: il richiamo ai giudici a darsi una calmata, il ritorno in campo di Berlusconi e la probabile richiesta di una larga intesa per il governo che dovrebbe formarsi nelle prossime settimane. Ripeto che dall'affidamento dell'incarico a Monti, Napolitano ha perso completamente la bussa politica e ultimamente anche quella istituzionale. Spero almeno che questo mandato si concluda in frettissim, anche se le ipotesi di governi del presidente mi fanno immaginare che il peggio deve ancora venire. 


martedì 12 marzo 2013

(almost) Trashed





Ho l'impressione che lo stiano facendo fuori. Appena finite le elezioni aveva provato ad assumere il ruolo di padre costituente, di promotore delle larghe intese, ma il Pd non poteva e non ha accettato. I suoi allora si sono resi conto che il problema è lui. Ma come, l 'uomo che ha contribuito quasi da solo a raddoppiare i voti del Pdl oggi si rivela nientemeno che un peso morto? L'uomo senza il quale, a detta di molti suoi parlamentari, tanti non sarebbero mai potuti arrivare ai palazzi romani del potere oggi è addirittura di troppo? Pare proprio di sì. In molti, all'interno del suo partito, sembrano esserne convinti: se non ci fosse lui, l'accordo col Pd sarebbe già stato siglato e con esso l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica. E invece sono lì abbarbicati all'ultimo feticcio del capo di un tempo, quasi nell'attesa dell'inesorabile crollo a picco.  E l'appello di tanti parlamentari a intensificare la vicinanza col leader sono la prova più lampante che ormai anche nel cerchio ristretto la fine imminente è all'ordine del giorno dal lunedì delle elezioni e bisogna assolutamente preparare un piano B. (mai nome fu più sbagliato).  E' l'occasione d'oro per quanti sognano un centrodestra senza lui. E' il sogno di Fini, ma anche di Frattini, di Pisanu, di Montezemolo e di Monti. Come si vede ognuno di essi ci ha provato a fare a meno di lui, ma se sommi i voti raccolti da ciascuno, non arrivi alla metà dei suoi. Sul piano politico, quindi, le incognite sono ancora tante. Il fatto è che a quest'ultimo si sovrappongono le vicende giudiziarie che stanno precipitando in diverse procure. Senza fare l'elenco delle sentenze già passate in giudicato e delle inchieste ancora in corso, la situazione è drammatica e qualsiasi tipo di scudo istituzionale appare impraticabile e i suoi lo sanno. Bastava vederli ieri al Tribunale di Milano. Non c'è gioia nelle loro facce (molte delle quali sconvolte da eccesso di tecnologia), non c'è nemmeno quel ghigno furbesco sfoggiato ad esempio nel no tax day o nell'improbabile manifestazione di S.Giovanni per la chiusura della campagna delle Regionali 2010. No, quegli occhi accusano smarrimento, terrore, l'espressione sinistra di chi sta per affondare e non sa come salvarsi. Il fatto è che, come fa notare Merlo dalle pagine di Libero, nonostante la rimonta, il Parlamento gli è contrario a stragrande maggioranza e un'eventuale richiesta di arresto della Procura di Napoli per il processo sulla corruzione di De Gregorio, potrebbe passare senza troppi intoppi. La dichiarazione del capogruppo alla Camera del MS5 non lascia spazio a dubbi. Non si canti vittoria troppo presto però: la storia recente ci insegna che nessuna previsione dura più dello spazio di un giorno.