tremendieventi

mercoledì 15 dicembre 2010

Forecast



E meno male che non ho mai provato a scommettere nemmeno un centesimo su qualsiasi cosa dalle corse dei cavalli alle lotterie di stato. A quest'ora forse avrei perso tutto e mendicherei la generosità dei passanti agli angoli di una strada. Davvero la capacità di vaticinare gli eventi futuri non è una mia caratteristica e di questo prima o poi dovrò farmene una ragione. E pure ce la metto tutta, immagino scenari, valuto gli elementi di partenza, provo a tenere conto dei fattori e delle variabili in campo e di come esse potrebbero comportarsi in futuro, ma niente, non è cosa mia. Dovrò imparare a convivere con la mia incapacità di indovinare il futuro e soprattutto non dovrò fare affidamento sulle mie doti nel caso in cui gli scenari previsti possano determinare una perdita per me o per chiunque stia al mio fianco. Ricordo che già nella metà degli anni Novanta avevo sconsigliato a mio padre di acquistare una casa a Roma. Meno male che non volle starmi a sentire. La casa venne acquistata ad un prezzo irrisorio e nel giro di pochi anni raddoppiò il suo valore. Oggi vale quasi tre volte e mezzo il prezzo pagato allora. Mi ricordo che erano i tempi in cui tutti puntavano sulla borsa, preparandosi alla grande bolla delle dot.com che scoppiò all'inizio del Duemila e anche io consigliai ai miei genitori di restare liquidi, al più provare un investimento in azioni, ma mai nell'immobile. Mio padre capì sin da allora che non avevo alcun fiuto per gli affari, ma non me lo ha mai fatto notare, non me ne ha mai parlato direttamente, ha sempre fatto finta di ascoltare attentamente le mie elaborate disanime e alla fine ha fatto, fortunatamente, l'esatto opposto di quanto gli avevo consigliato. In seguito decise di comprare addirittura un'altra casa pochi anni più tardi, anche se allora ebbi il buon senso di non consigliargli niente. Poche settimane fa avevo previsto l'immediata fine del governo in carica e persino del movimento culturale di cui è diretta incarnazione da quando, ormai quasi vent'anni fa, l'attuale primo ministro ha fatto il suo ingresso sulla scena politica. Ieri stesso in un altro post avevo previsto il voto contrario alla mozione di sfiducia da parte di Paolo Guzzanti. Beh mi sono sbagliato in tutti e due i casi. Il governo ieri ha avuto la maggioranza nei due rami del parlamento e in più il parlamentare citato nel post di ieri ha votato la sfiducia al governo, coerentemente a quanto affermato negli ultimi tempi. Il movimento politico del primo ministro sembra tutt'altro che in crisi e in ogni caso incassa la fiducia e guarda con maggiore ottimismo alle prossime sfide parlamentari. Certo, se poi si vanno a leggere i commenti dei vari esponenti politici è tutto un fiorire di distinguo, vittoria di pirro, sorpasso nei numeri ma sconfitta politica, governo Scilipoti (dal nome di un ex componente dell'opposizione, determinante per la vittoria risicata della maggioranza), campagna acquisti, prodizzazione dell'esecutivo, rilancio dell'azione di governo, allargamento alle forze resposabili e moderate...vabbè è inutile soffermarcisi troppo, è sempre la stessa storia della politica italiana e sono gli stessi commenti che si possono ascoltare in qualsiasi dibattito post-elettorale. E invece la questione è molto chiara:ieri c'è stata una forza di governo che ha vinto e l'opposizione che ha perso. E sarà bene partire da questo dato per immaginare qualsiasi scenario futuro. In più ho avuto di nuovo prova che le mie previsioni si rivelano totalmente errate sia che si tratti di affari personali, sia che riguardino la vita pubblica del mio Paese.


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