tremendieventi

mercoledì 20 febbraio 2013

Edizione Straordinaria



Nel secondo post scriptum del post (perdonate la cacofonia ma interneglish e latino sono lingue parallele che non si incontrano e se si incontrano, come in questo caso, non si salutano) precedente individuavo come determinante nelle elezioni regionali lombarde e, per lo stranissimo meccanismo elettorale del Porcellum, delle politiche la lista Fare di Oscar Giannino. Il fatto è che il povero Oscar è incappato in una brutta marachella che gli è costata una grande figura di palta. Il suo collega di partito nonchè economista Luigi Zingales ha scoperto che, contrariamente a quanto asserito dall'eccentrico giornalista di Radio24, il candidato premier di Fare non ha conseguito nessun master a Chicago e, scava che ti riscava, inoltre Giannino non è nemmeno laureato, non ha nessun titolo accademico, ha il diploma. Cosa rispettabilissima e sufficiente a fare (almeno in Italia) l'economista e l'esperto di economia, ma falsa rispetto al curriculum che vanta e che gira sulla rete. Da qualche mese, in una diatriba con un mio collega assiduo ascoltatore del programma del mattino condotto da Oscar, sostengo che il nostro eroe non capisce assolutamente niente di economia e basta ascoltarlo per rendersi conto che è un autodidatta e nemmeno dei più brillanti. Nonostante questi presupposti, però, mi ero reso conto che una certa fetta di popolazione di professionisti stimati nei campi più disparati (tranne che dell'economia e della finanza) seguiva da diversi mesi Giannino in radio e, dopo essere stata delusa da Berlusconi e dalla mai realizzata rivoluzione liberale (pallino di Oscar e di una buona fetta di borghesia italiana), sembrava voler sposare le tesi dello pseudo-economista. Siccome la Lombardia è per definizione la regione in cui si concentra la gran parte di questo target elettorale ero convinto che la lista Fare potesse dare fastidio in Lombardia a Maroni e a Roma a Berlusconi. Questo scivolone compromette di parecchio le chances del partito. Staremo a vedere.


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