L'altra sera sono passato per via delle Botteghe Oscure e a momenti mi prende un colpo. Al piano terra del palazzo che fu la sede storica del partito di Togliatti, dove un tempo sorgeva se non sbaglio la sede della libreria-rivista Rinascita, sono rimasto stupefatto da ciò che mi si presentava davanti agli occhi. Un enorme open space ultra-moderno, intervallato da pannelli che secondo me sono in plexi-glass (anche se oggettivamente ignoro proprio di cosa si sta parlando), in mezzo ai quali si distendevano scrivanie, anch'esse appena uscite da un episodio di Sex & the City con tanto di mela morsicata sul dorso del portatile. Un ambiente decisamente 2.0, di quelli fighi (che gli dei ci perdonino). Mi riprendo un attimo e penso ma vuoi vedere che hanno aperto un altro store di quella casa con la mela che fa fare i telefonini in Cina in condizioni di semischiavitù e li rivende ai semischiavi occidentali miei connazionali in cerca di riscatto sociale? E invece no. Ho guardato meglio e mi sono accorto che era un comitato elettorale! Oh caspita! Ma se in Italia ci sono state le elezioni politiche due settimane fa e per quelle degli Stati Uniti mancano ancora tre anni e mezzo, quale sarà mai il posto in palio? E bene, si tratta della nomina a candidato del centrosinistra di Roma. Non ci posso credere. In un momento in cui si legge di Quagliariello che si fa aspettare dall'autista in una strada secondaria perchè si vergogna di accomodarsi nella sua A6 proprio lì in mezzo alla ggggente, i Presidenti delle Camere si riducono lo stipendio e altri agi e persino il Papa decide che Propaganda Fide non è poi un granchè come immobiliare e preferisce abitare fuori dalle mura, tu, Gentiloni, ti permetti tanto sfarzo per un elezione insomma, diciamo così, minore. Ma c'è di più. Da tre giorni sono apparsi per le strade di Roma dei manifesti giganteschi con la faccia simil Richard Gere dell'ex telegiornalista David Sassoli. Insomma i manifesti per l'elezione delle primarie. Addirittura i manifesti!?? Ma scusate, che c'è dietro? Quanto è disposto a spendere di suo un candidato per avere la nomination con le primarie? No perchè è bene chiarirlo: il candidato spende di suo. Il partito, nella fattispecia il Pd, non può spendere dei soldi per una serie di motivi: che senso ha dare soldi a tre candidati quando già le primarie costano qualche milioncino; il Pd nun c'ha più 'na lira dopo i tagli ai rimborsi elettorali in un momento in cui, dopo gli scandali e i dossier sulla spending review interna, le casse sono davvero vuote. Allora mi chiedo: ma quanto si guadagna a fare il sindaco di Roma? Tra laltro in questi giorni la città è scossa dal caso
relativo alle presunte (!) mazzette che sarebbero state (!) incassate da
un caro amico dell'attuale sindaco. Il dramma peggiore è che, sondaggi alla mano, quelli del Pd sanno che ancora una volta solo loro possono perdere il Campidoglio. Che è un po' quello che doveva succedere anche alle Politiche, poi è andata un po' peggio. Il Pd a Roma ha già dato il peggio di sè, non può peggiorare ancora. Almeno spero. Nel frattempo spero che il nuovo sindaco di Roma sia Umberto Croppi.
tremendieventi
venerdì 29 marzo 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Archivio blog
-
►
2014
(1)
- ► febbraio 2014 (1)
-
▼
2013
(12)
- ► maggio 2013 (1)
- ► aprile 2013 (1)
- ▼ marzo 2013 (6)
- ► febbraio 2013 (4)
-
►
2012
(3)
- ► luglio 2012 (1)
- ► marzo 2012 (1)
- ► febbraio 2012 (1)
-
►
2011
(41)
- ► dicembre 2011 (2)
- ► novembre 2011 (3)
- ► settembre 2011 (1)
- ► luglio 2011 (2)
- ► giugno 2011 (5)
- ► maggio 2011 (4)
- ► aprile 2011 (4)
- ► marzo 2011 (9)
- ► febbraio 2011 (4)
- ► gennaio 2011 (7)
-
►
2010
(83)
- ► dicembre 2010 (7)
- ► novembre 2010 (11)
- ► ottobre 2010 (13)
- ► settembre 2010 (10)
- ► agosto 2010 (6)
- ► luglio 2010 (8)
- ► giugno 2010 (9)
- ► maggio 2010 (12)
- ► aprile 2010 (7)
Nessun commento:
Posta un commento