tremendieventi

martedì 12 luglio 2011

La collina dei mirtilli



Oggi voglio parlare di due cose che adoro e che, se combinati insieme, possono dare vita ad una forza esplosiva. Prima di tutto il jazz. E' un po' di tempo che lo ascolto e, forse perchè non amo particolarmente i pezzi cantati, finora non mi era mai capitato di ascoltare questo brano scritto nel 1940 da Al Lewis e Larry Stock con musica di Vincent Rose, Blueberry Hill appunto. L'ho ascoltata un po' di minuti fa e penso che non mi ero perso granchè anche se d'ora in poi la riascolterò con più attenzione. L'altra cosa che adoro è la Russia. Non ci sono mai stato, ma le parole che vi associo immediatamente sono San Pietroburgo, Tolstoj e Vodka, come potrei non amarla? Succede che da qualche giorno le due splendide cose si sono messe a marciare insieme e stanno mettendo in grande difficoltà l'oligarca che ormai da anni occupa tutti gli ambiti del potere della nazione che un tempo fu l'URSS. Il fatto è che il presidentissimo nel Dicembre del 2010 è salito sul palco durante una serata di beneficenza e, applaudito dal jet-set in trasferta, dalla Bellucci a Mickey Rourke, da Depardieu a Sharon Stone, si è messo a cantare Blueberry Hill, cercando per qualche minuto di far dimenticare tutti i crimini commessi dal suo governo in spregio a qualsiasi tutela dei diritti umani. La serata di beneficenza era stata organizzata da una fondazione russa che si occupa di aiutare i bambini affetti da leucemia, una parte dei quali proviene dalle zone limitrofe all'impianto nucleare di Chernobyl, in Ucraina. La mamma di una delle bambine che avrebbero dovuto ricevere quel denaro ancora non ha visto un rublo e questo nonostante Putin si era impegnato a consegnare personalmente il danaro agli ammalati. Il bello è che questa fondazione (si chiama Federatiya) incurante dello scandalo ci ha riprovato nello scorso week end vendendo altri biglietti per un'altra serate di gala a prezzi esorbitanti. Il concerto, che in un primo momento sembrava dovesse essere annullato, si è tenuto lo stesso, ma dei soldi delle due serate ancora niente e la fondazione è ormai evaporata. In un paese come la Russia dove ogni giorno i giornalisti che fanno inchieste scomode vengono minacciati, perseguitati e spesso uccisi, non è facile montare uno scandalo sulla fondazione. Anche perchè inevitabilmente farebbe emrgere un coinvolgimento almeno indiretto del Cremlino. E allora, nelle difficoltà, è lì che scatta l'intelligenza e la sagacia del popolo russo. Il dj russo Smash è andato a recuperare il pezzo del Dicembre 2010 col grande interprete e lo ha riarrangiato. Radio7 poi ha deciso di mandarlo come sigla finale del radio giornale che va in onda ogni ora. Dodici volte sabato e dodici volte domenica. Ogni ora un invito a non far cadere il silenzio su questa brutta vicenda. Ogni ora un tocco per ricordare ai russi che dietro la vocina un po' impacciata di questo ex colonnello del KGB si nasconde la vergogna di un'oligarchia che ormai si sente al di sopra della legge. Ogni ora un pensiero per tutti i malati di leucemia.

La vicenda in questione l'ho letta stamattina in un articolo di Repubblica.it a firma Daniele Mastrogiacomo. Mi fa piacere leggere di nuovo questo giornalista che fu sequestrato nel 2007 in Afghanistan e liberato dopo una trattativa del governo italiano. Negli ultimi tempi non avevo letto tanti suoi articoli e ultimamente si occupava di una rubrica su roma.repubblica.it.

http://www.repubblica.it/esteri/2011/07/12/news/disco_putin-18951666/?ref=HREC1-6

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