Dopo l'invio delle lettere ai propietari delle case disabitate del centro storico dall'assessore XXX per metterle in affitto o promuovere la vendita per dar vita ad un'ospitalità diffusa spontanea, cresce in me sempre di più l'idea di passare dopo un pò di tempo alla seconda fase, quella di recuperare le case disabitate di tutto il territorio e di metterle su un mercato immobiliare con tanta promozione. In questo modo faremo ripartire un pò di economia locale ma soprattutto recupereremo anche tanti fabbricati fattiscienti che rovinano anche il decoro urbano, costruiamo insieme "YYY: città del benessere"..........
Postato il 25.07.2012 sul profilo FB del Sindaco del mio amato paese.
E' tornato. Avevo già scritto in un precedente post che si era candidato alle elezioni comunali e avevo già mostrato la sua grande chiarezza e precisione nella scrittura. Naturalmente, anche grazie alle finezze letterarie postate sui social network, il mio personale eroe alla fine è stato eletto sindaco con il 66% dei voti e quindi auguri. Altrettanto naturalmente egli non ha perso l'abitudine alla buona scrittura, ma per certi versi è peggiorato. Mi sembra un piccolo Aledanno in sedicesimi, vuole fare tutto lui. Oggi si è svegliato immobiliarista e vuole mettere sul mercato i gioielli di famiglia, tanto il comune ormai è cosa sua e chi parla male di lui e della sua amministrazione è un nemico del popolo. Chissà se alle pareti dell'albo comunale, tra un po', non vedremo, al posto delle pubblicazioni matrimoniali, qualche annuncio immobiliare con relativa foto. Non si dimentichi che ai primi di Luglio l'assessore XXX ha emesso un avviso pubblico in cui si affermava "Queta amministrazione (...) ha avviato un processo di catalogazione e messa in vendita delle case disabitate presenti sul territorio comunale. La fase preliminare prevede la creazione di un Gruppo Tecnico Volontario formato da persone che daranno la loro disponibilità gratuita per il rilievo, anche di natura fotografica, dei fabbricati per i quali è stato ricevuto l'assenso al sopralluogo. Il gruppo sarà composto da figure professionali di vario tipo e caodiuverà l'amministrazione comunale ad impostare il sito informatico ed il materiale informativo necessario." Per il momento non sono state comunicate le tariffe applicate dal comune per l'intermediazione. Il dramma intelletuale che si cela dietro questa apparentemente meritoria impresa è il totale svilimento delle capacità professionali di chiunque, in questo caso degli operatori del mercato immobiliare. La cosa grave è che chi non sa fare niente pensa che sia facile fare qualsiasi cosa. Chi non ha idea di cosa significhi lavorare pensa che coloro che si occupano di compravendite di case siano dei buontemponi dediti al cazzeggio e all'impomatamento dei capelli nel breve intervallo tra un caffè e l'altro.
Il mio eroe poi non perde il gusto per certe frasi fatte alle quali è particolarmente affezionato. Una di queste è: "tanta promozione". Per mesi il mio paese è stato al centro di un accordo con la Rai tv che, probabilmente dietro compenso (non ho nessuna prova per questo caso specifico, ma su vicende di analoghe ci sono diverse inchieste giornalistiche e in alcuni casi anche provvedimenti della Magistratura), ha mandato immagini dei luoghi in cui sono scresciuto nelle trasmissioni più disparate: da Unomattina a Linea Verde, da Mezzogiorno in famiglia a Zelig Tour, chiedo scusa per le imprecisoni ma i sei canali di Raiset non rientrano tra i miei preferiti. Puntualmente l'attuale sindaco (allora assessore alla cultura, vista la sua grande dimestichezza con le arti liberali) postava sul suo profilo FB l'annuncio della marchetta e commentava: tanta promozione. Se avezze azzeccato almeno il 20% dei suoi pronostici su questa benedetta promozione, oggi dovremmo costruire una new town per ospitare tutti i turisti attirati dagli occhioni di Eleonora Daniele o della consorte di Briatore. In realtà non è così e, nonostante ci siano pochissimi posti letto nelle rarissime strutture turistiche, questi ultimi sono completamente vuoti e anche l'idea di recuperare le case inabitate per scopi turistici è, in realtà, rivolta quasi esclusivamente a parenti di vecchi e nuovi emigranti. In pratica è qualitativamente lo stesso pseudo-turismo di quaranta anni fa. Quantitativamente invece siamo ben al di sotto dei picchi degli anni Settanta. Non ho statistiche nè altre cifre per confermare questa tesi, ma mi guardo intorno e, nei pochi giorni di agosto in cui torno dalle mie parti, mi accorgo che siamo sempre di meno.
E' tornato. Avevo già scritto in un precedente post che si era candidato alle elezioni comunali e avevo già mostrato la sua grande chiarezza e precisione nella scrittura. Naturalmente, anche grazie alle finezze letterarie postate sui social network, il mio personale eroe alla fine è stato eletto sindaco con il 66% dei voti e quindi auguri. Altrettanto naturalmente egli non ha perso l'abitudine alla buona scrittura, ma per certi versi è peggiorato. Mi sembra un piccolo Aledanno in sedicesimi, vuole fare tutto lui. Oggi si è svegliato immobiliarista e vuole mettere sul mercato i gioielli di famiglia, tanto il comune ormai è cosa sua e chi parla male di lui e della sua amministrazione è un nemico del popolo. Chissà se alle pareti dell'albo comunale, tra un po', non vedremo, al posto delle pubblicazioni matrimoniali, qualche annuncio immobiliare con relativa foto. Non si dimentichi che ai primi di Luglio l'assessore XXX ha emesso un avviso pubblico in cui si affermava "Queta amministrazione (...) ha avviato un processo di catalogazione e messa in vendita delle case disabitate presenti sul territorio comunale. La fase preliminare prevede la creazione di un Gruppo Tecnico Volontario formato da persone che daranno la loro disponibilità gratuita per il rilievo, anche di natura fotografica, dei fabbricati per i quali è stato ricevuto l'assenso al sopralluogo. Il gruppo sarà composto da figure professionali di vario tipo e caodiuverà l'amministrazione comunale ad impostare il sito informatico ed il materiale informativo necessario." Per il momento non sono state comunicate le tariffe applicate dal comune per l'intermediazione. Il dramma intelletuale che si cela dietro questa apparentemente meritoria impresa è il totale svilimento delle capacità professionali di chiunque, in questo caso degli operatori del mercato immobiliare. La cosa grave è che chi non sa fare niente pensa che sia facile fare qualsiasi cosa. Chi non ha idea di cosa significhi lavorare pensa che coloro che si occupano di compravendite di case siano dei buontemponi dediti al cazzeggio e all'impomatamento dei capelli nel breve intervallo tra un caffè e l'altro.
Il mio eroe poi non perde il gusto per certe frasi fatte alle quali è particolarmente affezionato. Una di queste è: "tanta promozione". Per mesi il mio paese è stato al centro di un accordo con la Rai tv che, probabilmente dietro compenso (non ho nessuna prova per questo caso specifico, ma su vicende di analoghe ci sono diverse inchieste giornalistiche e in alcuni casi anche provvedimenti della Magistratura), ha mandato immagini dei luoghi in cui sono scresciuto nelle trasmissioni più disparate: da Unomattina a Linea Verde, da Mezzogiorno in famiglia a Zelig Tour, chiedo scusa per le imprecisoni ma i sei canali di Raiset non rientrano tra i miei preferiti. Puntualmente l'attuale sindaco (allora assessore alla cultura, vista la sua grande dimestichezza con le arti liberali) postava sul suo profilo FB l'annuncio della marchetta e commentava: tanta promozione. Se avezze azzeccato almeno il 20% dei suoi pronostici su questa benedetta promozione, oggi dovremmo costruire una new town per ospitare tutti i turisti attirati dagli occhioni di Eleonora Daniele o della consorte di Briatore. In realtà non è così e, nonostante ci siano pochissimi posti letto nelle rarissime strutture turistiche, questi ultimi sono completamente vuoti e anche l'idea di recuperare le case inabitate per scopi turistici è, in realtà, rivolta quasi esclusivamente a parenti di vecchi e nuovi emigranti. In pratica è qualitativamente lo stesso pseudo-turismo di quaranta anni fa. Quantitativamente invece siamo ben al di sotto dei picchi degli anni Settanta. Non ho statistiche nè altre cifre per confermare questa tesi, ma mi guardo intorno e, nei pochi giorni di agosto in cui torno dalle mie parti, mi accorgo che siamo sempre di meno.
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