Ascoltare ieri sera il Primo Ministro del mio Paese in tv è stata un'esperienza unica e un po' triste. Si vede questo signore con la faccia completamente imastata di fondo tinta, con il colletto della camicia che gli stringe troppo il collo eccessivamente rigido, un foglio in mano a snocciolare per l'ennesima volta milioni di dati che non capisce e che prova ad inserire in un discorso che risulta insensato, il presentatore che lo tratta come un vecchio zio rincoglionito al quale va detto sempre di sì perchè prima o poi schiatta e ci lascia tutta l'eredità. Continuava per giunta ad utilizzare sempre le sesse immagini, ad evocare gli stessi fantasmi di venti anni fa (dal comunismo ai centri sociali) a promettere sempre le stesse cose, la riforma della giustizia, il taglio delle tasse, l'ennesima rivoluzione liberale e via andando sempre con lo stesso disco rotto. I giornalisti hanno pure provato a fargli delle domande, a metterlo in difficoltà, ma lui fingeva di non capire e continuava a snocciolare dati in un profluvio autocelebrativo. Del resto non si è mai visto un vecchio zio mattarello in difficoltà! Alla fine anche i giornalisti sembravano i nipoti del vecchio zio, hanno accompagnato il suo monologo con il sorriso stampato sui denti aspettando che la registrazione finalmente finisse.
tremendieventi
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